Digitalizzazione dei contratti pubblici. Inviato ad ANAC il rapporto sulle segnalazioni raccolte nel primo trimestre 2024

ASSORUP ha consegnato all’Autorità Nazionale Anticorruzione un breve report sulle segnalazioni ricevute dai RUP nel primo trimestre 2024 relative alle difficoltà riscontrate nell’uso degli strumenti telematici introdotti dal 1 gennaio con la piena entrata in vigore del Codice dei Contratti.

Abbiamo deciso di condividere con l’Autorità esclusivamente i punti salienti, cioè quelle “criticità di sistema”, in quanto larga parte delle oltre cento segnalazioni riguardavano aspetti operativi che nel corso dei mesi sono stati affrontati e risolti da ANAC. – Ha dichiarato in una nota il Presidente di ASSORUP avv. Daniele Ricciardi. – Auspichiamo che questo approccio collaborativo sia ben accolto dal Presidente Busia e dai suoi collaboratori aprendo un canale diretto con la nostra Associazione. Ogni giorno, sabato e domenica inclusi, decine di RUP sono alle prese con le schede dell’ANACFORM e con l’uso degli strumenti telematici previsti dalla digitalizzazione. Ad esempio l’idea di una sezione di help desk all’interno dell’account rappresenta un contributo costruttivo proveniente dai nostri iscritti che siamo certi ANAC non mancherà di implementare -. Ha poi concluso Ricciardi – Pensiamo che avere un referente dell’Autorità dedicato ad ASSORUP, che in questi mesi ha intrattenuto rapporti con oltre 8000 RUP, sia un’opportunità per tutti. Anche per ANAC in modo da diffondere in maniera più capillare le risposte ai problemi che si riscontrano -.

Un ringraziamento al gruppo di lavoro che ha realizzato il rapporto (in particolare, Veronica Navarra, Rosa Maria Guardascione, Patrizia Borlizzi, Veronica Navarra, Savario D’Addato, Luca Pesce, Antonietta Perrone, Mario Camparini e Simona Colantoni) ed a tutti coloro che hanno inviato segnalazioni.

SEGNALAZIONI IN MATERIA DI DIGITALIZZAZIONE DEI CONTRATTI PUBBLICI

Il documento raccoglie le segnalazioni sulle criticità riscontrate da ASSORUP nel periodo gennaio-marzo 2024 sulla digitalizzazione a seguito della completa entrata in vigore del Codice dei contratti pubblici. Le segnalazioni hanno riguardato il funzionamento della Piattaforma Contratti Pubblici gestita da ANAC e delle Piattaforme di Approvvigionamento Digitale, in particolare il portale di e-procurement condotto da CONSIP. In occasione di un seminario al quale si sono iscritti circa mille partecipanti, tenuto il 19 gennaio 2024, sono state fornite ad ANAC e CONSIP una serie di indicazioni che, assieme a quelle pervenute da stazioni appaltanti ed operatori economici, hanno consentito di apportare modifiche ai sistemi informatici che ancora sono in fase di implementazione. Al 31 marzo sono state raccolte 115 segnalazioni di diversa natura.

Sebbene i dati dimostrino che i RUP delle Stazioni Appaltanti non hanno potuto fare a meno di usare le piattaforme (con una spesa nel primo trimestre di 78 miliardi di euro) non sono mancati disservizi in parte dovuto all’assenza di formazione sugli strumenti

telematici introdotti. Si segnala l’opportunità per il futuro di evitare un passaggio improvviso tra sistemi gestionali diversi. È infatti sempre preferibile un periodo di accompagnamento che supporti l’acquisizione di competenze degli addetti ai lavori verso l’innovazione. I disagi sarebbero stati molto inferiori se, sin dal secondo semestre 2023, si fosse data la possibilità di accedere a tutorial di approfondimento sull’interoperabilità delle nuove piattaforme. Inoltre, ancora una volta, non risulta che ci sia stata una consultazione pubblica sull’operatività delle piattaforme in grado di raccogliere l’opinione di coloro che quotidianamente usano gli strumenti telematici negli appalti e nelle concessioni. Il confronto con i RUP è essenziale per disegnare e progettare sistemi semplici ed efficaci. Tra le segnalazioni registriamo la richiesta di inserire una sezione dedicata al supporto all’interno del pannello di controllo della PCP con guide e tutorial che illustrino le funzionalità e chiariscano il significato di alcuni campi da compilare.

ASSORUP ritiene inoltre che l’attività di coordinamento tra gli attori del nuovo ecosistema nazionale di approvvigionamento digitale (e-procurement), sia stata ridotta anche a causa della mancata istituzione dell’help desk della Cabina di Regia, previsto dall’art. 221 comma 3, che avrebbe dovuto, nei primi dodici mesi dall’entrata in vigore del Codice, ormai già trascorsi, effettuare un’attività di monitoraggio, sostenendo l’attuazione e individuandone eventuali criticità. Si tratta di un’occasione persa, in parte compensata dall’indagine RUP 2024 realizzata anche da ANAC nell’ambito dell’Osservatorio Nazionale RUP.

Ulteriore criticità di carattere generale attiene alla cybersicurezza delle piattaforme. La digitalizzazione trasferisce la responsabilità ed il rischio afferente alla tempestività e integrità delle offerte dalla Stazione Appaltante al Gestore della piattaforma di approvvigionamento digitale. In fase di affidamento il ricevimento e l’apertura delle offerte non consentono al RUP un controllo sull’esito informatico delle operazioni, dovendo prendere atto delle indicazioni del sistema telematico di negoziazione. Tale situazione richiede di garantire la sicurezza informatica delle piattaforme e la professionalità del personale del Gestore per evitare eventuali abusi. Non ci risulta che sulla certificazione delle piattaforme ci sia stato il coinvolgimento dell’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale per supportare la definizione di specifiche tali da ridurre il rischio di turbativa con misure tecniche ed organizzative a carico degli operatori delle piattaforme di e-procurement. Peraltro, la sicurezza è fondamentale anche per la Piattaforma dei Contratti Pubblici che non è più soltanto strumento di rendicontazione dei contratti pubblici svolgendo un ruolo fondamentale nella pubblicazione delle gare e nei controlli.

In questi primi mesi di operatività della digitalizzazione il ruolo dei gestori delle piattaforme certificate è andato, talvolta, oltre la prestazione di un servizio informatico svolgendo, talvolta, una vera e propria attività di consulenza in favore dei RUP. Ciò si è determinato anche con riferimento alla Piattaforma Contratti Pubblici perché le informazioni messe a disposizione dal Call Center di ANAC sono risultate, in molti casi, parziali e/o imprecise. Il ruolo centrale dell’Autorità nella certificazione dei sistemi consente di coordinare gli operatori per raccogliere tutti i quesiti posti dai RUP al fine di ampliare e migliorare le FAQ presenti sul sito.

Una delle principali criticità dovute alla nuova impostazione nell’accesso informatico alle Piattaforme riguarda l’uso dello SPID del soggetto che deve richiedere il CIG e/o gestire una procedura telematica di affidamento. Fermo restando la maggiore sicurezza informatica rispetto all’uso di semplici credenziali di accesso, si segnala il disagio nel dover rilasciare – con una prassi evidentemente non corretta – il codice OTP ai propri collaboratori per consentire di operare sulle piattaforme. Si segnala l’opportunità di semplificare le modalità di accesso e di consentire ai collaboratori del RUP di essere delegati all’acquisizione del CIG. Inoltre, si rileva che l’uso dello SPID nelle Piattaforme digitali di approvvigionamento potrebbe rendere superfluo l’uso della firma digitale per l’invio dei documenti contrattuali in quanto la provenienza e l’autenticità è garantita dal sistema telematico. Con particolare riferimento al rilascio del CIG si rileva che, grazie all’uso delle Piattaforme ed al superamento di alcune difficoltà determinate da nuove informazioni richieste (ad esempio, Id-Partecipante), le segnalazioni hanno riguardato l’impossibilità da parte degli utenti di modificare i contenuti inizialmente inseriti. Probabilmente, anche a causa del Codice dei contratti che non lo disciplina in maniera esaustiva. Appare necessario chiarire che i dati del CIG corrispondono a quelli della decisione di contrarre e che eventuali modifiche richiedono di intervenire non soltanto sul sistema informatico ma anche sul provvedimento amministrativo. Inoltre, è necessario evidenziare che il nuovo CIG non si “perfeziona”. Diversi RUP hanno lamentato la difficoltà di consultare i codici acquisiti prima del 31 dicembre 2023. Per quanto riguarda l’interfaccia web di ANAC per il rilascio dei CIG per importi inferiori a 5.000 euro si registra che molti utenti hanno confuso questa opzione con la possibilità di gestire la procedura per la stipula del contratto senza ricorrere a piattaforme di approvvigionamento digitale.

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